Dermatite Atopica: trattamenti e prevenzione.
Il trattamento della DA differisce in base alla gravità della malattia e prevede sia l’applicazione di sostanze lenitive di automedicazione sia l’utilizzo di antinfiammatori per uso cutaneo a base di corticosteroidi o di inibitori della calcineurina.
La terapia sistemica con antistaminici, indicata nel trattamento dell’intenso prurito che impedisce al paziente persino di dormire, non sempre allevia i sintomi e non ha alcun impatto sull’evoluzione della DA. Nei casi più gravi, caratterizzati da una bassa qualità di vita, ansia, depressione, disturbi del sonno, i pazienti subiscono ripetuti cicli di trattamento con corticosteroidi sistemici quando non addirittura terapie a base di farmaci immunosoppressori come la ciclosporina, gli stessi farmaci usati contro il rigetto dell’organo dopo un trapianto. Questi farmaci, che funzionano inibendo in modo generalizzato la risposta immunitaria, non possono essere usati a lungo termine poiché hanno notevoli effetti collaterali, ed i pazienti debbono essere monitorati accuratamente durante tutto il trattamento.
Gli approcci terapeutici e i trattamenti disponibili
L’avanzamento della ricerca biomedica negli ultimi anni sta però cambiando l’orizzonte terapeutico della DA. L’identificazione dei meccanismi molecolari alla base della malattia apre oggi nuove strade per un approccio terapeutico più mirato, maggiormente efficace e con minori effetti collaterali.
Prevenzione della dermatite atopica
Prevenzione primaria:
- Probiotici durante la gravidanza e dopo la nascita
- Emollienti subito dopo la nascita
- L’esposizione ai cani nella prima infanzia
Prevenzione secondaria:
- Il trattamento delle forme lievi efficace
- Emollienti
- Abbassamento del pH epidermico
- Aumento di melanina nell’epidermide
La complessità del fenotipo “atopico”, tuttavia, non si esaurisce con le altre dermatosi spesso associate alla DA (come infezioni batteriche, virali e micotiche), ma si manifesta anche con l’insorgenza di patologie accessorie (comorbidità) a carico di altri organi come l’occhio (blefarocongiuntivite, cataratta, glaucoma) e l’intestino (gastroenterite eosinofila). In considerazione di tale complessità, la cura del paziente con DA necessita di un approccio multidisciplinare che comprenda le branche dermatologiche, oftalmologiche, di gastroenterologia e di medicina interna.